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Rachida Lamrabet


Rachida Lamrabet è una penna di spicco della letteratura nederlandese contemporanea.

Nata in Marocco nel 1970, a soli due anni emigra con la madre ed il fratello ad Anversa, per raggiungere il padre arrivato anni prima come gastarbeider.

Conseguita la laurea in Legge, dal 2001 lavora come giurista presso il Centrum voor Gelijkheid van Kansen en voor Racismebestrijding (Centro per le Pari Opportunità e la Lotta al Razzismo, successivamente Unia).

Nel 2007 le viene assegnato il Debuutprijs per il romanzo d’esordio Vrouwland (La terra delle Donne). La protagonista Mariam, nata in Marocco ma cresciuta ad Anversa, rinnega ogni legame con la cultura e la famiglia d’origine, nel fallimentare tentativo di identificarsi come europea.

Nel 2008 Lamrabet è insignita del BNG Nieuwe Literatuurprijs per la raccolta Een kind van God (Un figlio di Dio), antologia di racconti i cui protagonisti, immigrati provenienti da diversi paesi, faticano a ritagliarsi un posto nella società.

Il contesto migratorio fa da sfondo anche alle opere teatrali Belga (2009) e De Handen van Fatma (Le mani di Fatma, 2014), inquadrate rispettivamente dalla prospettiva dei gastarbeider emigrati in Belgio negli anni Sessanta e delle donne che si ricongiungevano ai mariti negli anni Settanta.

Il 2011 è l’anno del romanzo De man die niet begraven wilde worden (L’uomo che non voleva essere sepolto), in cui il protagonista realizza che agli occhi della società belga, a cui si era illuso di appartenere, apparirà sempre come un estraneo, tollerato a condizione di non superare i limiti.

Nel 2017 il cortometraggio Project Deburkanisation porta in scena una donna che contesta la legge belga che le vieta di indossare il burqa imponendole di adeguarsi ai costumi occidentali. Un punto di vista non condiviso dall’Unia, che reagisce con un licenziamento. L’autrice, sotto shock, afferma che libertà artistica e di espressione non valgono per le minoranze e sono in realtà “selettive”. L’argomento è ripreso nel saggio Zwijg, allochtoon! (Taci, alloctono!), pubblicato nel settembre del 2017.

Nel suo ultimo romanzo Vertel het iemand (Raccontalo a qualcuno), apparso nel 2018, Lamrabet narra la storia di uno dei tanti soldati marocchini arruolati a fianco delle truppe francesi durante la Prima guerra mondiale.

Nel 2020 l’Università KU Leuven le assegna il Cultuurprijs come riconoscimento per la sua opera.


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