Alina Diaconú e Cioran si conoscono a Parigi, quasi per caso, nell’inverno del 1985. Dalla prima visita alla famosa mansarda di rue de l’Odéon sboccia un legame profondo, carico di affetto e stima reciproca.
La scrittrice ha voluto qui raccontare, attraverso la corrispondenza e le interviste col filosofo romeno, e raccogliendo alcuni scritti personali, il suo viaggio intimo nel mondo di Cioran.
Questo libro è un album di immagini, parole e ricordi che ricompone, a poco a poco, la storia di una grande amicizia. È anche l’incontro di due anime sole, ma potenti. In tale esilio dell’anima si stabiliscono intrecci nascosti, volontariamente affrancati da un centro affollato, organizzato. Emerge invece la bellezza del disordine, dell’autenticità di chi parla dai margini. A volte sussurra, altre urla, altre ancora si affida al potere di un incorrotto e lapidario silenzio.